L’insufficienza venosa cronica: la prevenzione migliora la qualità della vita

Se avvertite un senso di pesantezza agli arti inferiori e dolori alle caviglie, potrebbero essere sintomi dell'insufficienza venosa cronica. Saper riconoscere questa patologia soprattutto in fase iniziale è importante per evitare che peggiorando comprometta la vostra qualità di vita.

IN COSA CONSISTE L'IVC

L'insufficienza venosa cronica (IVC) è un'alterazione della circolazione degli arti inferiori dovuta principalmente ad un difetto della chiusura delle valvole delle vene che non riescono ad impedire che il sangue ritorni verso il basso (verso i piedi) durante la posizione eretta, invece di essere spinto regolarmente verso il cuore (la circolazione venosa va infatti, a differenza di quella arteriosa, dal basso verso l'alto). Ciò determina senso di pesantezza, gonfiore e talora anche ulcere alle gambe, specie nella zona attorno alla caviglia.
Nella circolazione il sangue viene spinto dal cuore in tutto il corpo lungo le arterie e poi ritorna attraverso le vene al cuore. Il ristagno di sangue e liquidi nelle caviglie causa cattiva ossigenazione e sofferenza della pelle che diventa sottile e fragile, con macchie dovute a piccole rotture di capillari.

CHE DISTURBI DA L' IVC

L'IVC, specie all'inizio, non provoca disturbi particolarmente gravi, a parte un senso di pesantezza degli arti che può essere più evidente quando si sta molto tempo in piedi, soprattutto se fermi e quando fa più caldo. A ciò può associarsi la presenza di dilatazione delle vene superficiali delle gambe che, se diventano grosse e tortuose, prendono il nome di vene varicose
In seguito, oltre all'accentuarsi della pesantezza, può comparire gonfiore delle caviglie, specie alla sera, che tende a diventare nel tempo sempre più evidente e persistente. In tale sede la pelle si fa più sottile, secca e meno elastica, assumendo una colorazione scura brunastra. Talvolta si verifica un arrossamento, segno di infiammazione, e si può avvertire prurito o addirittura dolore alla caviglia. Questi disturbi non vanno sottovalutati perché spesso precedono la comparsa di ulcere, solitamente dolorose, che fanno molta fatica a guarire (dette ulcere da stasi cronica).

QUALI PERSONE SONO MAGGIORMENTE A RISCHIO DI IVC?

Si può stimare che quasi il 50% degli italiani adulti abbiano qualche disturbo attribuibile all'IVC. In particolare risultano a rischio:

  • le persone sovrappeso o obese
  • le persone con casi di IVC in famiglia
  • le donne in gravidanza
  • le donne in menopausa

È quindi importante per queste persone eseguire una visita specialistica e di adottare delle precauzioni per evitare il manifestarsi di una IVC.

L'IVC È UNA MALATTIA PERICOLOSA PER LA VITA?

Più che essere particolarmente pericolosa per la vita, l'IVC è una malattia cronica che determina un grosso peggioramento della qualità della vita, soprattutto quando compare la sua complicanza più temibile che è l'ulcera da stasi. Queste lesioni, infatti, oltre a essere spesso dolorose, limitano molto la capacità di camminare e quindi l'autonomia di una persona. Richiedono inoltre frequenti medicazioni, possono impiegare anche dei mesi per guarire e spesso tendono a riformarsi. Per tale motivo è estremamente importante che, fin dalla prima comparsa dei disturbi caratteristici dell'IVC, ci si faccia controllare bene e si seguano con attenzione i consigli del medico.
In molti casi la presenza dei sintomi caratteristici, quali il gonfiore delle caviglie, il cambiamento di colore della pelle (comparsa di macchie scure) e la presenza di ulcere possono essere sufficienti per fare la diagnosi di IVC. La storia personale e dei familiari può far sospettare al medico la presenza di questa malattia anche prima della comparsa dei disturbi più tipici.
Se necessario sarà lo specialista a consigliare l'esecuzione di un ecocolordoppler che permette di vedere in maniera molto dettagliata le condizioni delle vene degli arti inferiori.

Fare PREVENZIONE nella IVC è molto importante per evitare o quantomeno rallentare la progressione della malattia, diventa l'unica arma in mano per aiutare la persona non ancora ammalata ma che, per condizioni predisponenti (familiarità, lunghi periodi di stazione eretta, sedentarietà, gravidanza) o per difetto genetico, è  più incline all' IVC o alle sue complicanze più temibili come trombosi venosa profonda (TVP) o Sindrome post-trombotica (SPT).

Chiunque avverta sintomi che possono far sospettare la presenza dell'IVC o rientri tra i soggetti a rischio, può prenotare una visita durante lo screening "Insufficienza venosa arti inferiori" organizzato da Sardegna For You