Il carcinoma alla tiroide: innocuo nel 70% dei casi

I casi di carcinoma alla tiroide, cresciuti del 200% negli ultimi vent’anni, risultano innocui nella grande maggioranza dei casi. Come spiega il recente articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, la crescita dell’incidenza di tale patologia è semplicemente dovuta ad una maggiore esposizione della popolazione a ecografie, tac e risonanze effettuate per ragioni diverse.

Nel 70-80% dei casi infatti, si tratta di micro-tumori, con diametro inferiore al centimetro, non aggressivi che non necessitano di alcun trattamento. Questo non significa però rinunciare alla prevenzione, dal momento che il paziente è libero di esercitare il suo diritto di empowerment e prendere consapevolezza del suo stato di salute, specialmente in caso di familiarità o presenza di sintomi che possono far sospettare una patologia tiroidea.
Abbiamo chiesto alla nostra endocrinologa, la dott.ssa Paola Salaris, qualche delucidazione in merito a questi dati, per rassicurare il nostro pubblico, in seguito agli allarmismi creati intorno alla crescente incidenza dei tumori alla tiroide.

Dottoressa Salaris, QUANTO è PERICOLOSO IL TUMORE ALLA TIROIDE?

"L'articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine è una interessante analisi statistica fatta su registri tumori di alcune nazioni che raccolgono dati sulla mortalità di queste patologie già da prima dell'introduzione su larga scala dell'ecografia, introdotta alla fine degli anni '70. Dall'articolo si evince chiaramente che confrontando la mortalità per tumore alla tiroide prima dell'avvento dell'ecografia (cioè quando la diagnosi si faceva quando la malattia era ormai avanzata e sintomatica) e la mortalità di tale tumore dopo l'avvento di tale tecnica, questa non risulta cambiata. Quindi possiamo dire che, in linea generale, il tasso di mortalità del tumore alla tiroide, che è globalmente basso in confronto a quella di altri tumori, non parrebbe influenzato da una diagnosi ecografica precoce, data la scarsa aggressività di tale malattia."

Qual'è il modo più corretto di fre prevenzione?

"La forma migliore di prevenzione è sicuramente l’informazione del paziente sull’ importanza della iodoprofilassi (introduzione dello iodio nella dieta), soprattutto nelle donne che si avvicinano alla gravidanza. Lo iodio è un oligo-elemento molto importante per la nostra salute; esso infatti è fondamentale nella produzione degli ormoni tiroidei, poichè è parte integrante della loro struttura chimica. Il nostro organismo, ed in particolar modo il sistema nervoso, necessita degli ormoni tiroidei per il suo regolare sviluppo. Se l’assunzione di iodio è insufficiente, la tiroide non può mantenere un’adeguata secrezione ormonale e la conseguenza di ciò è l’iperplasia della ghiandola, denominata gozzo, ed in alcuni casi l’ipotiroidismo. Sapere che viviamo in un'area a carenza iodica è importante per prevenire l'insorgere di ipotiroidismo, instaurando la terapia sostitutiva al momento opportuno, e soprattutto prevenirlo in vista di una gravidanza."

Qual'è IL RUOLO DELLO SPECIALISTA DI FRONTE AD UNA PATOLOGIA TIROIDEA?

"Sia il medico curante che lo specialista, hanno il dovere di informare il paziente sul significato della patologia e rassicurarlo in caso di andamento benigno, facendo capire quando e perché ulteriori esami non sono necessari. Infatti, vi è spesso il ricorso a esami non utili (come ad esempio l'FT3 e l'FT4 nello screening funzionale del paziente asintomatico) e non contemplati nelle linee guida internazionali; si abusa inoltre di “controlli a distanza” non necessari, infatti moltissimi casi di tireopatia non richiedono un follow up da parte dello specialista, ma può essere tranquillamente seguito dal medico curante."

Gli screening organizzati da Sardegna For You ad oggi hanno sicuramente provato l’utilità dell’educazione del paziente sulla natura delle patologie tiroidee e sull’integrazione dello iodio nella dieta come prima forma di prevenzione.
L'eccessivo allarmismo così come il ricorso ad esami "superflui" non rientra nelle politiche di Sardegna For You, tuttavia è nella nostra filosofia garantire servizi sanitari accessibili territorialmente ed economicamente a coloro che vogliano volontariamente usufruirne.
Chiunque desiderasse ricevere maggiori informazioni sulla natura delle patologie tiroidee, i loro sintomi e come integrare lo iodio nella propria alimentazione, può partecipare all’evento #atupertu questo giovedi sulla nostra pagina facebook con la dottoressa Paola Salaris. Inoltre, le successive date degli screening sono fissate per sabato 8 ottobre ad Aggius e domenica 9 ottobre a Porto Torres.