Lo screening come strumento di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori cutanei

I nevi sono delle lesioni cutanee che originano dalla proliferazione dei melanociti, ossia delle cellule responsabili della produzione di melanina, la sostanza che protegge la pelle dai raggi UV ed è responsabile dell’abbronzatura. I nevi possono presentarsi con diverse forme e colori, possono colpire tutto il corpo (mucose comprese) e avere diverse caratteristiche in base alla forma, alla struttura e al colore.

I nei talvolta possono degenerare in lesioni displasiche (benigne) o maligne, più o meno estese e profonde, che devono essere asportate chirurgicamente e analizzate. La forma tumorale più aggressiva è il melanoma, la cui incidenza è raddoppiata negli ultimi dieci anni, con circa 12 mila nuovi casi ogni anno in Italia e progressivo abbassamento dell’età media. Il melanoma tuttavia non è la forma più frequente, ma esistono diversi tumori cutanei e lesioni precancerose alle quali si deve sempre prestare attenzione. Le cheratosi attiniche infatti sono lesioni a rischio, generate da un’eccessiva esposizione ai raggi UV, che devono essere trattate perchè potrebbero evolvere in tumori più aggressivi come il carcinoma spinocellulare. La prevalenza delle cheratosi attiniche è anch’essa in aumento. In Europa varia dal 15 al 34% nella popolazione maschile e dal 6 al 18% nella popolazione femminile, rispettivamente all’età di 40 e 70 anni.

Durante la collaborazione con Sardegna For You, abbiamo eseguito oltre 400 visite di screening, in cui sono state riscontrate il 10% di neoformazioni sospette, per le quali sono stati consigliati ulteriori accertamenti e/o l’asportazione chirurgica con l’esame istologico.

Lo screening e le visite specialistiche insieme alle buone regole di esposizione al sole sono le migliori forme di prevenzione dell’invecchiamento della pelle e di diagnosi precoce dei tumori cutanei.

Il controllo dei nevi è un esame indolore e non-invasivo a cui è consigliabile sottoporsi almeno una volta l’anno. In particolare, i pazienti con più alto rischio di sviluppare un melanoma sono quelli con familiarità per questo tipo di tumore ma anche per altri (es. tumore al pancreas), chi presenta un numero elevato di nevi, coloro che hanno subito ustioni in età infantile, nonché i soggetti con fototipo I e II (occhi, capelli e pelle chiari). L’osservazione dei nei in epiluminescenza si esegue con uno strumento specifico, il dermatoscopio, che, nella maggioranza dei casi, permette al dermatologo di poter discriminare la natura della lesione analizzata.

Consiglio a tutti, specialmente alle persone con molti nei, di praticare periodicamente l'autoesame delle lesioni cutanee, facendosi eventualmente aiutare da un familiare, utilizzando un’illuminazione adeguata e senza tralasciare zone come le piante dei piedi, gli spazi interdigitali ed il cuoio capelluto. Qualora si notassero lesioni di nuova insorgenza o lesioni già presenti ma modificate nella forma, nel colore o con un aumento volumentrico in breve tempo, si consiglia di recarsi da uno specialista dermatologo per un esame accurato delle lesioni.

Invito tutti coloro che volessero effettuare un controllo dei nevi a partecipare al prossimo screening sui tumori della pelle organizzato il 18 Giugno a Tempio Pausania da Sardegna For You.

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